Il ruolo sociale del make up fra inclusione e valorizzazione della diversità

Il tema della diversity e dell’inclusione delle diverse colorazioni di pelle in un approccio globale del comparto beauty è oggi di grande rilevanza, grazie al dibattito acceso dai recenti fatti di cronaca in USA e dalle attività che ne sono nate con il movimento Black Lives Matter.

Se ne è parlato lo scorso ottobre in uno degli webinar organizzati da WeCosmoprof, la piattaforma digitale creata per il mondo beauty da Cosmoprof WorldWide Bologna. Nel corso del seminario web "Il make up celebra la diversità" sono emersi diversi spunti di riflessione che approfondiamo con il make up artist e divulgatore Rossano De Cesaris.

rossano de Cesaris make up inclusione

Oggi il tema dell'inclusione è di grande rilevanza e non più differibile. Cosa significa questo per il settore del make-up e beauty in generale?

Il tutto si traduce nella necessità di immettere sul mercato prodotti adatti a ogni esigenza. Per citare un esempio, all’inizio del mio percorso lavorativo (sul finire degli anni ’90), ricordo che nei backstage delle sfilate talvolta si utilizzava il fondotinta “più scuro” per truccare le modelle dalla pelle nera, con risultati spesso deprecabili. Oggi, fortunatamente, le cose sono molto diverse, grazie alla disponibilità di una molteplicità di prodotti specifici che vanno incontro a ogni necessità.

In che modo il make-up può aiutare psicologicamente le nuove generazioni a riconoscere la loro diversità come una caratteristica di unicità, positiva e non negativa?

Il fatto di inserire donne di varie etnie all’interno dell’advertising cosmetico (nella foto sotto l'immagine della campagna Cosmoprof, ndr) è una maniera corretta per equipararle, livellandole le une con le altre e senza più distinzioni.

cosmoprof campagna 2021

L'Italia a che punto è in questo processo? 

Sono stati compiuti enormi passi avanti. Oggi è sotto gli occhi di tutti che stiamo divenendo una società multiculturale, sul modello degli Stati Uniti. È inevitabile che nel giro di qualche decennio i discendenti degli immigrati, spesso osteggiati, saranno perfettamente integrati all’interno della società e le attuali diffidenze in merito saranno obsolete.

Gli addetti ai lavori come e dove possono incidere per migliorare la conoscenza e soddisfare i bisogni di una clientela sempre più multietcnica?

Un professionista attento e preparato non deve trascurare l’aspetto formativo, al fine di acquisire tutte le nozioni necessarie per saper trattare in maniera adeguata individui la cui pelle, lineamenti e capelli abbiano delle peculiarità specifiche.

Nel tuo video si vede il make-up su una donna afro-discendente, quali sono le regole da osservare in questi casi?

Innanzitutto è necessario truccare la pelle con un fondotinta dello stesso colore dell’incarnato, mai più chiaro onde evitare che ingrigisca. Per i punti luce è raccomandabile utilizzare un correttore arancio puro, l’unico in grado di schiarire la pelle creando un effetto naturale. Per quanto riguarda il contouring, se la pelle è molto scura conviene lavorare in negativo, nel senso che anziché scurire la zona da smussare, si preferisce schiarire quella adiacente, ottenendo lo stesso identico effetto. Ombretti, matite per occhi ed eye-liner devono essere molto pigmentati. In particolar modo per gli occhi, oltre al nero sono raccomandati i toni dell’oro, del bronzo e del rame, anche se si ottengono effetti davvero cool impiegando l’azzurro e il verde, purchè nella versione iridescente. Il blush deve essere rigorosamente aranciato e perlescente (mai rosato), mentre per le labbra è meglio optare per i toni del rosso scuro, mattone o aranciato, concentrando il colore al centro della bocca per dare la sensazione che sia un po' meno carnosa.

 

 

 



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