La ricerca di nuove forme nella ricostruzione unghie è un aspetto straordinario del ruolo delle nail artist, che ha permesso negli anni di allargare il target di mercato e incrementare l’offerta al pubblico finale, non più limitata alle classiche ovali o squadrate che un tempo monopolizzavano la scelta in salone.
L’ultima arrivata in ordine di apparizione è “Sofia”, così battezzata dalla sua creatrice, Ketty Mangraviti (Master Educator Crystal Nails). Una forma che combina l’eleganza della “pipe” con la femminilità della mandorla.
Sofia deve il suo nome al mito italiano del cinema internazionale: Sophia Loren. Icona ieri e oggi di bellezza mediterranea e seduzione senza tempo.
Forma molto versatile
Ketty Mangraviti spiega sulle pagine dell’ultimo numero di Unghie&bellezza (in edicola dal 20 marzo) i segreti di una forma che si annuncia fra le più richieste del 2020.
“Sofia combina la caratteristica eleganza delle forme cilindriche con tagli netti, come la pipe, con la femminilità delle shape morbide, come appunto la diffusissima mandorla, che ormai spopola anche grazie alle sue diverse declinazioni (da salone, gotica, russa ecc).
Tecnicamente può essere immaginata come una pipe più stretta in punta. Se per i suoi parametri architettonici va annoverata fra le forme estreme, tuttavia ammette lunghezze standard – proprio come la mandorla, appunto.
È ideale sia per il monocolore sia per il french. Il taglio non eccessivamente ristretto permette anche alle dita più carnose di proporzionare l’effetto ottico della ricostruzione, per avere in questo modo un ottimo “nailfit” e in generale una mano più armonica e snella, senza rinunciare alla originalità e alla sofisticatezza che solo le forme estreme possono dare”.
Ideale in salone
In altre parole, Sofia è una forma eccellente da proporre in salone, versatile e ideale per tutte le clienti sempre alla ricerca di un mood originale da indossare sulle mani.
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