Sopra, immagine Nails Company
Vi ricordate le unghie di forma quadrata? Il dualismo fra gel e acrilico fra i materiali per la ricostruzione? O l’arrivo sul mercato del primo semipermanente?
Il trascorrere del tempo si misura guardandosi indietro. Accade in tutti gli ambiti della vita ed è rinfrancante e consolatorio prendere atto dei cambiamenti, delle innovazioni e dei progressi.
Il numero 100 di Unghie&bellezza ci permette di fotografare l’evoluzione del settore in un lasso di tempo significativo – quasi 18 anni – nel quale sono stati introdotti nuovi prodotti e protocolli e si sono susseguite mode e tendenze; sono saliti alla ribalta brand ed altri si sono eclissati. E in generale, la ricostruzione unghie è diventata fenomeno di costume e non più un vezzo effimero e passeggero.
Nel 2005: smalto, gel e acrilico
Quando Unghie&bellezza si affaccia per la prima volta in edicola, nell’autunno del 2005, i prodotti utilizzati per la cura delle unghie e la ricostruzione sono essenzialmente tre: smalto, gel e acrilico. Il primo, lo smalto, vanta un passato glorioso, è presente in tutte le case degli italiani e in tutti i centri estetici, dove viene utilizzato per concludere il trattamento di manicure (o pedicure).
Gel e acrilico, invece, sono appannaggio dei professionisti, perché richiedono una preparazione tecnica e una conoscenza approfondita del prodotto. Presentano caratteristiche diversissime fra loro e un bravo operatore – è opinione comune – devi saperli usare entrambi.
E mentre l’Italia si accorge del settore unghie (in altri Paesi, come gli Stati Uniti, è molto più avanti), le radio trasmettono due brani destinati a riscuotere un successo clamoroso: Feel Good Inc dei Gorillaz, gruppo alternative hip-hop britannico, e la romantica Marmellata#25, di Cesare Cremonini.
2007: nail artist, sfilate e… passo passo
Due anni dopo l’uscita del primo numero, il settore appare già avviato verso il successo. C’è una nuova figura professionale nei backstage della Fashion Week di Milano: il nail artist.
Le mani delle modelle diventano un accessorio in più da sfoggiare, meglio se coordinato con l’outfit. E stuzzicano la curiosità dei fotografi, come si vede a partire da Unghie&bellezza 8…
Ma il 2007 è anche l’anno del “passo passo”, ovvero una sequenza di fotografie numerate, ciascuna accompagnata da un breve testo, che culmina con uno spettacolare risultato finale. Come si mostrano pertanto gli step necessari per una ricostruzione unghie o una nail art? Con il passo passo, che diventa il layout vincente e... una monografia di successo.
Sempre nello stesso anno, a U&B si affianca un altro prodotto editoriale, "osservatorio" privilegiato che fotografa le tendenze del settore: NailArt.
Sopra, nail art e total look di Crystal Nails (foto: Andrea Trianni)
2008: il primo Campus
Nel 2008 arriva in Italia un modello formativo di successo, già noto per altre professioni: il Campus. Una settimana di alta formazione full immersion, con in cattedra i migliori insegnanti, destinato a diventare una fucina di talenti e di tendenze. Negli anni successivi, il format sarà riproposto da altri nails brand in diverse città d’Italia, contribuendo così a elevare il livello tecnico di operatori e operatrici.
2009: arriva il ritratto dei protagonisti
Per celebrare il successo crescente del mondo nail, Unghie&bellezza inventa il ritratto dei protagonisti. Non le solite interviste aziendali o tecniche, ma una chiacchierata informale, con tanto di set fotografico in studio ad Argenta (Ferrara), per mostrare al pubblico i volti, le passioni, gli hobby e i desideri dei guru delle unghie, imprenditori, imprenditrici, nail artist influenti. Un viaggio che proseguirà nei 4 anni successivi, portando alla ribalta nazionale quasi 30 celebrities nails.
Sul fronte della moda, la fine del decennio riscopre il fascino del passato: su tutti tornano in auge i capi degli anni ’50 e degli anni ’80, anticipando una corsa al vintage che prosegue ancora oggi.
2010: il primo semipermanente
Con il 2010 si apre il decennio degli acquisti online e degli influencer, che dettano legge in diversi settori, dalla moda al food, dal design ai viaggi. Sul versante unghie, arriva sul mercato mondiale il primo smalto semipermanente. Un prodotto pratico e versatile, che rivoluziona il settore, allargando la platea del pubblico. Da quel momento, tutte le maggiori aziende del settore proporranno un semipermanente, che con il passare degli anni diventerà sempre più performante.
Nella primavera dello stesso anno si salpa per la prima Nail Cruise: un’esperienza totalizzante, 7 giorni in crociera per approfondire le tematiche della manicure e visitare il Mediterraneo orientale.
Il 2010 è anche l’anno di tre film di grande successo e, ancora oggi, attualissimi: Benvenuti al Sud, Cattivissimo me, e The Social Network. Sul versante musicale, Shakira conquista il mondo con Waka Waka(This time for Africa), accompagnata dal gruppo Freshlyground e colonna sonora dei Mondiali in Sud Africa, mentre in Italia Baciami ancora di Jovanotti è la tenera colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino.
Sopra, nail art Crystal Nails (di Mary Capeccio)
2012/2013: è tempo di French revolution
Si comincia a parlare di French evolution. Un’innovazione stilistica che trasforma il concetto classico di french manicure e permette ai nail artist più intraprendenti di sperimentare texture inedite e avvincenti. Questo non determina, però, la scomparsa della classica mezza luna bianca, anzi. Il boom della french evolution – che negli anni successivi apprezzeremo in tutte le salse possibili – rivaluta la perfezione e l’effetto minimale della sua progenitrice, che trova nuova linfa grazie ai prodotti più performanti.
2014: 50 sfumature di U&B
Nell’aprile del 2014, Unghie&bellezza celebra il traguardo delle cinquanta uscite con un numero speciale che ripercorre i primi anni del settore, celebra i protagonisti e annuncia i nail trend del momento. È Un momento di grande salute del settore in Italia, come certificano le Nailympics di Roma (in febbraio) e la 47ma edizione di Cosmoprof WorldWide Bologna al cui interno svetta (dal 2013) il Nail World, collocato nel Padiglione 36, il più grande della fiera.
Sopra, uno degli ingressi del Nail World, al Pad. 36 (foto: Max Salani)
2015: dieci anni di Unghie&bellezza
È l’anno di Freedom (Pharrel Williams), inno alla libertà; di Hello, struggente ballata di Adele e della contagiosa El Mismo Sol, di Alvaro Soler. Si consolida il trend delle unghie da salone, in contrapposizione alle unghie da gara e alle unghie lunghe o di forme estreme. Un altro tassello per la diffusione della manicure professionale. Su U&B compaiono i primi servizi dedicati a Pantone®, massima autorità mondiale del colore, e i total look, in collaborazione con make up artist e hair stylist.
2018: unghie da salone e formazione
La versatilità dei nuovi prodotti, in primis del semipermanente, accompagna progressivamente la nail art su forme più corte e portabili. È la consacrazione delle unghie da salone, che si arricchiscono di sfumature, effetti magnetici e splendide acrobazie cromatiche. Le aziende del settore intensificano gli sforzi dal punto di vista della formazione, la chiave del successo.
Sopra, collezione Wild Earth, CND™.
2019-2020: arriva l'acrygel
Nei saloni italiani si comincia a parlare di acrygel, prodotto ibrido che combina alcune caratteristiche di gel e acrilico per garantire risultati migliori nella ricostruzione unghie. Facile da modellare, inodore, resistente ed elastico, l’acrygel amplia ancora di più l’equipaggiamento dell’onicotecnica.
2020: la bellezza riparte da qui
L’anno della pandemia, dei lockdown, delle limitazioni. Il settore estetico reagisce e si dimostra allo stesso tempo resiliente e all’avanguardia per i protocolli adottati in tema di sicurezza e per il ruolo “sociale” rivestito dai centri estetici. La bellezza tout court diventa un mezzo per rimarcare il proprio benessere psicofisico e la propria voglia di vivere.
Sopra, nail art di Ambra Martini
2022… quota 100
Unghie&bellezza 100, il primo numero nel 2005, quasi 18 anni fa. Un percorso che ha permesso di consolidare il settore (quando per diversi osservatori era una moda effimera…), che ha legittimato una professione, l’onicotecnica, e che ha generato un nuovo linguaggio tecnico-artistico, comunicativo e grafico per tutti gli operatori e gli appassionati in ambito nail.
Ma non solo. Attraverso le storie, gli approfondimenti e gli spazi dedicati alla formazione la rivista, insieme ai suoi tanti collaboratori, ha contribuito a emancipare – e gratificare - decine di migliaia di persone che oggi hanno un ruolo preciso e riconoscibile nel settore dell’estetica.
E questa, per tutti noi, è la soddisfazione più grande.