"L'incertezza normativa non aiuta le onicotecniche professioniste"

Nicoletta Fasoli presidente OPA

(sopra, Nicoletta Fasoli, presidente OPA)

L’onicotecnico/a è il professionista della ricostruzione/applicazione e decorazione di unghie per pura finalità estetica. Ad oggi, tale attività è inclusa tra quelle di competenza dell'estetista, nonostante la formazione inerente “ricostruzione/applicazione unghie” all’interno del programma formativo della maggior parte delle scuole di estetica, risulti riduttivo. 

Nel 2017 è stata fondata OPA - Onicotecnici Professionisti Associati - che conta, ad oggi, una sede nazionale e quattro sedi regionali, in Veneto, Toscana, Marche ed Emilia Romagna. L’Associazione si batte per arrivare al riconoscimento nazionale della professione di onicotecnico/a, sganciata da quella dell’estetista, con un adeguato programma formativo. OPA vuole dare la possibilità a tutti gli operatori che lavorano nel settore nails di emergere dall’abusivismo. Oggi la professione non è uniformemente regolamentata: a carattere nazionale, per aprire P.IVA come onicotecnico/a è necessaria l'abilitazione di estetista. Ma, esistono Regioni che permettono di aprire attività come "applicazione e decorazione unghie" o solamente come "decorazione unghie", senza possedere l'abilitazione di estetista. Ne abbiamo parlato con Nicoletta Fasoli, presidente di OPA. 

Presidente, come sta il settore nails?

Il settore nails negli ultimi anni ha perso di valore. Le cause? Il mancato riconoscimento della professione in primis, seguito da prodotti reperibili ovunque e da chiunque e dalle stesse operatrici che, a causa della costrizione all’abusivismo per il vuoto normativo, non valorizzano la propria attività, proponendo prezzi troppo bassi e creando così concorrenza sleale verso le attività regolarmente aperte. Inoltre, la pandemia ha rivoluzionato la formazione trasferendola sul digitale; ma a differenza di altre professioni artigianali, l’onicotecnica, svolgendo la sua attività sulla persona, ha una responsabilità maggiore e quindi, soprattutto per chi non ha formazione di base, necessita di lezioni in presenza.

Dal vostro report, pubblicato su Unghie&bellezza, risulta che solo in pochissime zone d'Italia è consentito aprire un centro nails come onicotecnica...

In realtà nessuna zona italiana riconosce la figura professionale di onicotecnica, perchè tale decisione è di competenza dello Stato. Ma, alcune regioni, tra le quali Lombardia e Lazio permettono di aprire attuando una distinzione tra attività di “applicazione e decorazione unghie”, libera e artigiana, e attività di “ricostruzione unghie”, di competenza dell’estetista. La regione Friuli Venezia Giulia, nelle province di Udine e Trieste, permette di aprire; infatti, nei regolamenti per l’attività di estetista di queste province viene esclusa l’attività di onicotecnico, consistente nella ricostruzione/applicazione e decorazione di unghie artificiali. Per quanto riguarda le altre province valgono regolamentazioni diverse. In Emilia Romagna vige confusione in quanto la regione ha riconosciuto come libera e artigiana solamente l’attività di decorazione unghie, considerando le attività di ricostruzione e applicazione unghie di competenza dell’estetista; ma le province di Modena e Ferrara riconoscono esclusa dall’attività di estetista sia l’attività di decorazione che quella di applicazione unghie. E questa è solo una parte del vigente caos normativo.

Quali sono gli elementi che scoraggiano l'apertura di un centro nails?

L’incertezza normativa. Al momento, il percorso è quello della formazione da estetista, ma nella maggior parte delle scuole non si ha una formazione specifica per l’onicotecnica. In ogni caso, molte estetiste iniziano un percorso ad hoc, fornito da aziende di settore. Attraverso il riconoscimento auspichiamo l’apertura di corsi accreditati e di scuole per onicotecniche.

Quanti associati ha OPA?

Circa 500. 

Quali sono i vostri obiettivi nel breve e nel lungo periodo?

Valorizzare il settore. Grazie alla condivisione di esperienze tra le associate, OPA raccoglie gli elementi necessari al raggiungimento del principale scopo sociale, il riconoscimento della professione di onicotecnica. Inoltre, da ottobre 2020, OPA ha aderito a Conflavoro PMI: grazie a questo abbiamo ampliato la gamma di servizi dedicati ai soci, tra i quali consulenza e assistenza fiscale, legale, finanziaria, tributaria e sindacale; oltre a dar loro la possibilità di godere di vantaggiose convenzioni.

(sotto, una associata a OPA: Ilaria Crimele, Shop&Nail Artist, Scalea, CS)

Ilaria Cirimele Shop&Nail Artist (Scalea, CS)

 

 



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