Il decennio appena trascorso sarà ricordato come quello in cui è esplosa e dilagata la nail art, che da tendenza stagionale è diventata fenomeno di costume, democratico e inclusivo.
Oggi le unghie colorate non fanno più clamore: sono un accessorio del look femminile al pari del make up e dell’acconciatura. Forse perfino più accessibile, immediato, smart. Perché con una passata di smalto e via – o pochi minuti in salone – ogni donna può imprimere un tocco di personalità e autostima alla propria giornata.
Materiali e prodotti
Il 2020 risente di questa consapevolezza, pertanto gli sforzi maggiori delle aziende del settore sono rivolti alla ricerca dei prodotti e delle tecniche più performanti, nel rispetto della sicurezza e della salute dell’unghia.
L’acrygel, il prodotto ibrido che combina le migliori caratteristiche del gel con quelle dell’acrilico, si sta assestando sul mercato e promette di accaparrarsene una robusta fetta.
Il semipermanente e lo smalto classico si arricchiscono ogni stagione di nuovi colori e specifiche, che li rendono ogni volta più duraturi e sicuri per la cliente.
E c’è, da inizio anno, un nuovo materiale in scena: il microfiber gel (microfibre sintetiche più gel semipermanente, sopra nella foto), prodotto polivalente al servizio dell’onicotecnica.
Il consiglio degli addetti ai lavori è unanime: una brava operatrice deve saperli usare tutti, per suggerire poi alla cliente quello più adeguato alle proprie esigenze.
Trattamenti e protocolli in salone
Altra novità, in salone si sta affermando una nuova tendenza: il servizio manicure e pedicure senza acqua. La dry manicure presenta numerosi vantaggi, a partire dalla sicurezza fino al risultato.
Cresce anche la richiesta in salone di pedicure SPA “di lusso”, sia per lei che per lui, intese come una buona abitudine da acquisire con regolarità in ogni stagione perché, oltre alla bellezza del piede, permette di prevenire molti problemi e fastidi.
Sempre più attenzione viene dedicata alla durata di un appuntamento. Il tempo oggi è un bene prezioso e per conciliare tutti gli impegni professionali e personali anche una seduta dall’estetista va calibrata con attenzione. Questo è un ambito dove l’onicotecnica può andare in difficoltà, schiacciata fra due paletti contrapposti: il tempo ridotto a disposizione e la qualità elevata del risultato richiesta dalla cliente. Si stanno pertanto diffondendo alcuni protocolli che coniugano la perfezione della ricostruzione unghie (più nail art) con la velocità di esecuzione. Piccoli, grandi accorgimenti che permettono di risparmiare minuti preziosi senza pregiudicare l’esito.
Colori, texture e forme
Dal punto di vista del colore assistiamo a due movimenti complementari: uno che privilegia le tonalità accese, brillanti, calde, con effetti shimmer e texture vivaci; l’altro che indugia sulle nuance più delicate, pure, versatili, con richiami alle atmosfere della natura, dei giardini, perfino alle radici familiari.
Appartengono al primo il rosso fuoco, evergreen in tema di manicure, l’oro, il viola, il giallo e l’arancione, per le scelte più audaci.
Mentre nel secondo caso, in scia al Classic Blue di Pantone®, eletto colore dell’anno per la sua capacità rilassante e anti-stress, approdano sulle unghie i rosa caldi (declinati dalla versione classica al pesca, fino al corallo), il bianco, il verde menta, l’azzurro del cielo, il viola glicine, il lilla, perfino i marroni e i beige naturali. Tutte nuance che evocano l’ambiente che ci circonda. E portano un messaggio di calma e serenità.
Con una palette cromatica così ampia le nail art si sbizzarriscono: geometriche, intrecciate con effetto 3D (braid nails), oniriche, astratte floreali, animalier, optical, sparkly chic o con effetto bubbles.
Mandorla e ovale si confermano le forme più diffuse per la ricostruzione, mentre prendono spazio la ballerina e la marilyn. La novità del 2020? La nuova forma Sofia, omaggio a Sophia Loren, iconica bellezza mediterranea.
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